Citizenfour
Sono passati sette anni dall’uscita di “Citizenfour“, documentario di Laura Poitras, Premio Oscar della categoria nel 2015. Dopo tutto questo tempo vale la pena, ogni tanto, rinfrescarci la memoria su quanto è accaduto e quanto accade ancora oggi riguardo privacy e democrazia.
L’ho fatto qualche giorno fa. Ascoltare Edward Snowden (all’epoca aveva 29 anni) che, con coraggio accese i riflettori dell’attenzione sullo scandalo spionistico della NSA, dovrebbe farci riflettere e spingerci ad una presa di coscienza collettiva.
“Stiamo costruendo il più grande strumento di oppressione della storia dell’umanità. E le persone che lo dirigono si esentano da ogni responsabilità”. Esiste, in pratica, la capacità e la volontà di intercettare e raccogliere informazioni su tutti, in tutto il mondo. Una gigantesca quantità di dati archiviata e resa disponibile sempre, indipendentemente dal fatto di essere sospettati di qualche crimine. Ma nessuna ragione di sicurezza può giustificare la violazione di un diritto fondamentale, perché se non è garantito il diritto alla riservatezza siamo meno liberi, anche di dire quello che pensiamo.