L’idea
Grazie è il titolo di un monologo, scritto per il teatro da Daniel Pennac e pubblicato da Feltrinelli nel 2004. Un piacevole effluvio di parole di uno scrittore che viene premiato “per l’insieme della sua opera” e che, appunto, nel corso della serata in cui gli viene consegnato il riconoscimento, intrattiene il pubblico (ed il lettore) sulla difficoltà e l’ importanza di dire “Grazie”.
Si legge nell’arco di tempo necessario per raggiungere, in treno, Lucca da Viareggio e, ad un certo punto, ci regala questo bellissimo passaggio sull’idea e sul momento in cui essa, quando accade, si manifesta.
“O la felicità dell’alba, i giorni in cui l’idea ti fa saltar giù dal letto… Perchè non è il gallo a svegliarti, né il camion della spazzatura… Non è neppure la prospettiva del premio o l’ambizione di lasciare una traccia… E’ l’urgenza di quel piccolo tocco di scalpello a cui pensavi quando ti sei addormentato… quella pennellata di ocra rosso all’angolo destro della tua testa la, lassù in cima… Ecco cosa ti fa saltar giù dal letto! Il suono inebriante di una nota, che cambierà tutto… un nonnulla in punta di penna, forse una virgola, una semplice virgola… una sfumatura essenziale… il minuscolo dell’opera… una cosa da niente… solo la necessità… Dio mio, la bellezza di quelle mattine necessarie, nella casa addormentata.”